SAI CHE C'E' UN LEGAME TRA IL GIOCO E LO SVILUPPO COGNITIVO?
Il gioco rappresenta il linguaggio spontaneo con il quale il bambino entra in relazione con il mondo,
comunica emozioni e apprende; oltre ad essere un'attività ludica gratificante rappresenta lo strumento
primario per lo
sviluppo cognitivo e neuropsicomotorio.
Esplorando, manipolando e sperimentando, il suo corpo e poi gli oggetti, infatti il bambino impara a
coordinare azioni e percezioni, comprendendone le prime connessioni causali. Il gioco consente al
bambino di operare una rappresentazione e una manipolazione della realtà esterna e
contemporaneamente potenzia la memoria, il linguaggio, l’attenzione, la concentrazione e
favorisce lo
sviluppo di schemi interattivi. Dati gli innumerevoli benefici che ne derivano, è stato dimostrato che una
scarsa attività ludica può comportare nel bambino gravi carenze dal punto di vista cognitivo.
Le attività di gioco crescono e si modificano di pari passo con lo sviluppo intellettivo e psicologico del
bambino guidandolo in tutte le fasi dello sviluppo: dal gioco tonico emozionale e sensomotorio tipico delle
prime epoche di sviluppo, si arriva al gioco simbolico che caratterizza la fase rappresentativa fino al gioco di
regole che richiede la capacità di condividere e rispettare determinate regole della socializzazione tra pari.
Il gioco rappresenta lo
strumento principale con il quale il terapista indaga il funzionamento e il livello di
sviluppo del bambino: attraverso di esso si può comprendere il livello mentale, le competenze acquisite e
delinearne le potenzialità evolutive.
Alla luce di quanto detto, risulta chiaro il
ruolo centrale che il gioco ricopre nel processo di sviluppo dei
bambini: ne favorisce il benessere, la maturazione globale e la costruzione di un’identità solida ed è quindi
fondamentale garantire ad ogni bambino uno spazio fisico, temporale e mentale dedicato al gioco
individuale e condiviso che ne incentivi l'interesse e l'esplorazione